Cinquant'anni di incontri

Certamente questa profonda, radicata educazione al la- voro si è vista con chiarezza nel secondo dopoguerra, quando una nazione sconfitta, schiacciata, si è risollevata e ha cominciato a ri-costruire. Recuperando molto della tradizione propria del rinascimento italiano e dando origi- ne a quello che è stato definito il boom economico. C’era stata la guerra, anche una guerra civile, con tutto lo strascico di risentimento, di rancore. Questo però non ha impedito una ripartenza che, in pochi anni, ci ha portato ad essere tra i fondatori dell’Europa unità e tra i principali player dell’economia mondiale. Da dove viene fuori tutto ciò? Questa disponibilità alla fatica e all’impegno, spesso emerge in una storia familiare. La famiglia è alla base di molta impresa italiana ed è anche all’inizio di questa impresa, la Olivares, che festeggia 50 anni di vita. Nel mondo contemporaneo 50 anni sono tantissimi. Oggi siamo così concentrati sulle prospettive immediate, sul qui ed ora, che pensare in una prospettiva pluridecennale sembra impossibile. E per certi versi lo è, impossibile. Tan- te, troppe cose possono mutare (e muteranno). Eppure è un po’ come la storia del calabrone: è impossibile che voli, però lo fa. Tenere duro, ma non solo per un senso del dovere. Certo c’è anche questo: “si fa quel che si deve!”. Tuttavia si tiene duro perché non si perde la speranza, così si resiste anche nella crisi. Per una speranza e, spesso, per una fa- miglia che ti sostiene. Perché la generazione è la generazione. Noi esseri umani generiamo con i figli e con le opere. La storia dell’impresa italiana è storia di generazione, di generazioni, di opere e figli che si intrecciano. Non di rado con fatica, anzi talvolta la fatica è così grande, per i padri e per i figli, che l’opera non riesce. Ma tante altre volte, invece, riesce e cresce, generazione dopo generazione. Nella pagina accanto: Thomas Alva Edison

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